Il nero assoluto non esiste, scriveva Vincent van Gogh a suo fratello.
Il nero, egli diceva, forma l’infinita varietà dei grigi, tra loro diversi per tono e per forza.
In che modo, allora, distinguere la nerezza del nero secondo una scala di gradazioni all’interno di questa “infinita varietà dei grigi”?
Il convegno Back to Black. La Nerezza del Nero si propone di indagare il visibile scrutando la condizione limite del nero, inteso quest'ultimo quale insieme di configurazioni variabili, quale conoscenza visiva e poli-sensoriale, quale teatro quindi dove è possibile riconoscervi sequenze di fasi, di spazi, di momenti che nel loro darsi a vedere raccontano la storia stessa della significazione.
L’esperienza del nero dunque ricercata ed analizzata nei diversi ambiti culturali delle arti visive, del design, dell'architettura, della moda. Un nero che si configura come continua oscillazione tra colore e incolore, tra il buio più impenetrabile, l’ombra e la penombra. Un nero inteso come processo di intensificazione e di attenuazione, di saturazione e di de-saturarazione, di scolorimento e trascoloramento: un divenire attraverso gradualità di transizioni che, nel suo essere complessa identità narrativa ed insieme di latenza e potenza, si manifesta anche quale interessante percorso euristico e quale affascinante e seducente questione epistemologica.